


Per tradizione questa "Pizza" o “Caciata”, per via del formaggio, viene mangiata a colazione il giorno di Pasqua. Più che una colazione è un rito. La tovaglia bianca, le uova, simbolo della vita che si rinnova, che talvolta ancora qualcuno porta a benedire in sacrestia, il bicchiere di vino rosso e il salame corallina, un tempo prodotto solo per questa festa dai laboratori artigiani umbri di norcineria. Questa tradizionale Pizza è umbra,
ma nell'Italia centro meridionale quello della pizza lievitata è un rito che si ritrova in molte regioni.
A cominciare dalle Marche, che hanno una ricetta praticamente simile a quella umbra dove viene chiamata “Crescia”, al Lazio, all'Abruzzo che però ha una pizza dolce arricchita da semi di anice, da uva secca, cioccolata, limone e cannella, alla Campania con il suo casatiello, arricchito dai ciccioli, dal pepe, dalla sugna e dalle uova che diventano una vera e propria decorazione, in qualsiasi modo si chiami infondo fa parte della storia gastronomica italiana, racconta la sua gente e le risorse a loro disposizione anche e sopratutto in quei momenti dove le queste scarseggiavano, eppure si riusciva sempre a far festa anche mio padre ha sempre asserito ovunque si trovasse che: " Da quello che la gente mangia si capiscono tante cose....... " ecco perché ovunque andassimo la tappa supermercato era obbligatoria!!!
