venerdì 27 dicembre 2013

Pasta Madre, non solo un lievito ma una vera magia!



Di questi tempi è forse l'ingrediente più giusto di cui parlare, vuoi il periodo, le grandi festività sono l'occasione  per eccellenza per le grandi lievitazioni: panettoni, pandori e affini; vuoi la dilagante moda che ha perfino dato origine ad un network: "pastamadre.net  con tanto di lista di "Spacciatori" il suo ideatore Riccardo Astolfi illustra con estrema competenza e simpatia tutto quanto abbiate bisogno di sapere in materia, inutile dunque perdersi in lunghe spiegazioni ci sono come lui stesso afferma tutte le risposte o quasi e posso confermare che é assolutamente vero. Inoltre se non foste già sazi il web offre spunti e consigli di tutti i generi, fra questi quello che mi ha più colpito é il sito "dissapore.com" ironico ma sempre carico di interessanti spunti e nozioni: sapevate che in Svezia esiste un albergo per lievito madre!?
Si, un luogo dove chi va in vacanza o chi é in visita e non sa dove lasciare il proprio figlioletto lievitato ne tanto meno può prendersene  dovuta cura (rinfreschi), trova mani amorevoli ed esperte che lo terranno in vita per tutto il tempo della sua assenza ma cosa ancora più bella é che se con il suo lievito verrà prodotto del pane, questo porterà il suo nome, geniale o forse molto razionale tipico delle mentalità nordiche.


Dunque se l'argomento é stato ampiamente sviscerato non resta che guardarne il risvolto umano che risultati soddisfacenti a parte é il lato più bello di tutte queste dilaganti passioni; se queste infatti servono per costruire e nutrire rapporti umani se agevolano uno scambio culturale e nozionistico, se imponendo ritmi lenti riescono a frenare  o almeno ad arginare  la sfrenata corsa quotidiana al successo, oggi forse meglio parlare di corsa per la sopravvivenza, se la giusta alveolazione dell'impasto riesce a regalare attimi di gioia allora quei pani, quei croissant,  quei panettoni non sono più prodotti da forno, si trasformano in veri miracoli. Il tempo, infondo,  é il bene più prezioso di cui l'uomo dispone é se questo tempo lo dedichiamo a cose che amiamo fare e se queste sono molto spesso dirette alle persone che amiamo ecco che la lievitazione diventa non solo un processo chimico ma una vera magia ed é di questa magia che queste feste dovrebbero essere fatte: piene, traboccanti di tempo da dedicare a tutte quelle persone che fanno parte della nostra vita, mentre impastiamo, rinfreschiamo, incordiamo, pensiamo a loro a quel sorriso che riusciremo a strappargli a quello sguardo stupito che diventerà il regalo più bello: una magnifica ricompensa per quelle notti insonni passate a cullare il magico impasto! Buone Feste!

martedì 10 dicembre 2013

Se non é zuppa é pan bagnato.... e se non é neppure questo l' é "Acqua Cotta



....I nostri occhi vengono catturati dalla luce e dai colori... dell’acquacotta: iniziando dai verdi, i rossi, i gialli, i bianchi per proseguire con le trasparenze dell’aria e dell’acqua. Di fronte a noi i profumi, i sogni, i ricordi, la rabbia, la passione, la fatica, la semplicità e la magia di questa bellissima terra che è la Maremma.

Dal libro: "I colori dell'acqua cotta" di Patrizia Passalacqua Le lettere


Ancora una zuppa nel nostro viaggio attraverso alcune delle ricette considerate capisaldi della nostra cultura gastronomica e per nostra con un pizzico di campanilismo ed egocentrismo,  intendo quella Toscana. Terra ricca e prodiga di ingredienti semplici ma di straordinaria bontà che le mani sapienti di vecchi antenati trasformavano alternandoli a seconda del luogo, della stagionalità e sopratutto della disponibilità, in superbe pietanze. Mi chiedo quante cose il tempo cancelli e quante  invece ci raggiungono intatte attraverso i secoli e cerco di carpirne il segreto. Ricette come quella dell'acqua cotta, semplice combinazione dei quattro primordiali elementi: acqua, fuoco, terra ed aria cit. DaTaccuini Storicil che non verte su particolari bilaciamenti se non quelli puramente soggettivi che non consta di strutture studiate a tavolino, riempie ancora le nostre scodelle. Oggi come allora la stessa ricetta che i pastori in trasferta nell'aspra maremma cucinavano con quei pochi ingredienti che portavano con se nei lunghi mesi del pascolo estivo ci giunge intatta.

 Perché con il consumismo queste ricette estreme non sono sparite, allora si usavano le cosiddette "verdure sull'uscio" quelle appena raccolte nell'orto sul quale si affacciava la cucina, si usava il pane sciapo e raffermo, si usava baccalà se se ne aveva e se no lardo piccoli pezzi di carne e magari quell'uovo rimasto in dispensa ma niente di più. Da proprio l'idea del riciclo nelle sue più profonde radici eppure ancora resiste, resiste perché in ogni cucchiaio é racchiusa la nostra storia il nostro straordinario e conviviale modo di fare cucina: " si piglia i'che c'é" e si condivide,  un posto a tavola un buon toscano non lo nega mai a nessuno. Ci si stringe un po', si mette insieme quello che si trova in dispensa, un tocco qui un tocco la e la cena é servita! E che ognuno porti pure le sue varianti, pomodoro, funghi, pecorino, sedano proprio tutto quello che  "vu' c'avete all'uscio" mescolate, affettate, condite, e metteteci tempo, tanto tempo, per qulacosa e qualcuno che si ama il tempo di fare una buona zuppa si trova sempre e se proprio quel tempo per bollire non lo trovate passate da Arezzo io Luca Borghini, quel tempo ve lo dedico volentieri la mia Acqua cotta rivista e corretta vi aspetta sempre!

domenica 8 dicembre 2013

La Galleria del Cibo: "Il MangiArte"


Numero 6 di Art Food & Fashion GALLERIA D'ARTE DEL CIBO: 

"Il MangiArte". C'è chi per vedere un'opera d'arte va al Museo, e chi viene in Art Food & Fashion per ammirare un aperitivo o un piatto fatto ad arte. Ebbene stasera si inaugura la prima "GALLERIA D'ARTE DEL CIBO" online, il "MangiArte".L'arte del cibo che si mostra nel piatto. Spazio capace di creare un legame tra la cultura del "buon cibo", al saper fare e alla passione per "l'arte". "MangiArte" è arte, design, alta cucina, cucina creativa in movimento rappresentata da un grande del settore culinario, il grande Maestro e Chef Executive Luca Borghini, cucina moderna contemporanea interpretata dal food blogger e giornalista Alfredo Iannaccone, e cucina classica rivisitata dall'artista Almerindo Santucci.In questo nuovo progetto coinvolgeremo ristoranti e produttori che siano interessati ad una vetrina online, che metta in mostra collezioni culinarie creative e all'avanguardia. Arte da mangiare, mangiare arte, è una tendenza sempre più diffusa in tutto il mondo. "MangiArte" col contributo dei grandi artisti professionisti citati sopra, e con il grande ausilio del Maestro Luca Borghini, alias "Il pittore del Cibo", saprà unire materiali commestibili, quali frutta, verdura, carne, sushi e riso, trasformando il tutto e diventando spunto per quadri, ritratti, paesaggi.Il cibo ormai non si limita a soddisfare le papille gustative, ma mette sempre più in mostra le sue velleità artistiche. Il cibo è sempre stato uno dei soggetti preferiti dell'arte di ogni tempo, dall'Ultima Cena di Leonardo ai Mangiatori di Van Gogh.Oggi tre grandi artisti, provenienti da settori differenti ma con la grande passione che li unisce per la cucina e l'arte, si uniscono e si sfidano a suon di pentole, presentando piatti che delizieranno i nostri occhi. Un connubio felice, arte e cucina che vanno d'amore e d'accordo. Luca Borghini, Alfredo Iannaccone e Almerindo Santucci sono gli artisti di "MangiArte", la Galleria d'arte del cibo di Art Food & Fashion.Sarà una mostra ricca di spunti differenti, arte che mostrerà che l'invisibile che è quotidianamente sotto il nostro naso è arte, utilizzando prodotti d'eccellenza dell'enogastronomia. 

CELESTE FERRARI

giovedì 5 dicembre 2013

Luca Borghini.....Luca Borghini.........il grande ed unico Luca Borghini!



Sfogliando in qua e la le pagine di Facebook ecco che mi ritrovo ancora raccontato in questo bel post. Il mio lavoro,  ciò che faccio, ciò che creo ogni giorno, parla di me del mio mondo di quello che sono ed é semplicemente un modo per portarmi agli altri!!! Quando qualcuno riesce a cogliere l'essenza di tutto questo e decide di raccontarlo so che ho trasmesso esattamente ciò che volevo e più le parole si accostano a me più comprendo che molto spesso la mia voce esce dai piatti che compongo dai sapori che accosto, dipingo con il cibo e cucino con l'anima e provo gratitudine per chi per me ha così tante belle parole da spendere! Grazie a Celeste Ferrari con piacere riporto integralmente il tuo bellissimo post!


Quarta Tappa del "Food Tours" è "AREZZO"
AREZZO presenta la sua "Carne Chianina e il suo Pittore del Cibo"
Quando si parla di "Pittore del Cibo", si parla di lui, dello Chef Executive LUCA BORGHINI. Uno degli artisti più autorevoli di Arezzo, maestro di intaglio di frutta e verdura, e docente.
Cibo e Pittura, gusto raffinato e sensibilità estetica, arte pittorica e arte culinaria, questo è il nostro artista areatino. Pittura e cucina hanno una stretta relazione, in entrambi si tratta di composizioni di ingredienti in un piatto/tavolozza, trasformando poi il tutto in un quadro maestoso.
Cavallo di Battaglia del Maestro LUCA BORGHINI è la "Tagliata Chianina". Ricordiamo che la Chianina è la carne più pregiata in Italia, tipica di Arezzo, e la carne più famosa al mondo. Questa carne è magra, con un modesto apporto calorico, più ricca di ferro di quella bianca, e con pochissimo colesterolo.
Il nostro grande CHEF è capace di esaltare questa carne con prodotti naturali e aromi, che vengono fusi, poi annullati, per poi rinascere in un sapore unico. Grande Chef che farà senza dubbio parte della storia dell'arte culinaria. Una preparazione culinaria in lui che diventa forma d'arte completa andando a coinvolgere tutti i sensi, espressione più sincera e profonda dell' animo di questo bravo chef, e nostro "Pittore del Cibo".
CELESTE FERRARI