venerdì 27 dicembre 2013

Pasta Madre, non solo un lievito ma una vera magia!



Di questi tempi è forse l'ingrediente più giusto di cui parlare, vuoi il periodo, le grandi festività sono l'occasione  per eccellenza per le grandi lievitazioni: panettoni, pandori e affini; vuoi la dilagante moda che ha perfino dato origine ad un network: "pastamadre.net  con tanto di lista di "Spacciatori" il suo ideatore Riccardo Astolfi illustra con estrema competenza e simpatia tutto quanto abbiate bisogno di sapere in materia, inutile dunque perdersi in lunghe spiegazioni ci sono come lui stesso afferma tutte le risposte o quasi e posso confermare che é assolutamente vero. Inoltre se non foste già sazi il web offre spunti e consigli di tutti i generi, fra questi quello che mi ha più colpito é il sito "dissapore.com" ironico ma sempre carico di interessanti spunti e nozioni: sapevate che in Svezia esiste un albergo per lievito madre!?
Si, un luogo dove chi va in vacanza o chi é in visita e non sa dove lasciare il proprio figlioletto lievitato ne tanto meno può prendersene  dovuta cura (rinfreschi), trova mani amorevoli ed esperte che lo terranno in vita per tutto il tempo della sua assenza ma cosa ancora più bella é che se con il suo lievito verrà prodotto del pane, questo porterà il suo nome, geniale o forse molto razionale tipico delle mentalità nordiche.


Dunque se l'argomento é stato ampiamente sviscerato non resta che guardarne il risvolto umano che risultati soddisfacenti a parte é il lato più bello di tutte queste dilaganti passioni; se queste infatti servono per costruire e nutrire rapporti umani se agevolano uno scambio culturale e nozionistico, se imponendo ritmi lenti riescono a frenare  o almeno ad arginare  la sfrenata corsa quotidiana al successo, oggi forse meglio parlare di corsa per la sopravvivenza, se la giusta alveolazione dell'impasto riesce a regalare attimi di gioia allora quei pani, quei croissant,  quei panettoni non sono più prodotti da forno, si trasformano in veri miracoli. Il tempo, infondo,  é il bene più prezioso di cui l'uomo dispone é se questo tempo lo dedichiamo a cose che amiamo fare e se queste sono molto spesso dirette alle persone che amiamo ecco che la lievitazione diventa non solo un processo chimico ma una vera magia ed é di questa magia che queste feste dovrebbero essere fatte: piene, traboccanti di tempo da dedicare a tutte quelle persone che fanno parte della nostra vita, mentre impastiamo, rinfreschiamo, incordiamo, pensiamo a loro a quel sorriso che riusciremo a strappargli a quello sguardo stupito che diventerà il regalo più bello: una magnifica ricompensa per quelle notti insonni passate a cullare il magico impasto! Buone Feste!

martedì 10 dicembre 2013

Se non é zuppa é pan bagnato.... e se non é neppure questo l' é "Acqua Cotta



....I nostri occhi vengono catturati dalla luce e dai colori... dell’acquacotta: iniziando dai verdi, i rossi, i gialli, i bianchi per proseguire con le trasparenze dell’aria e dell’acqua. Di fronte a noi i profumi, i sogni, i ricordi, la rabbia, la passione, la fatica, la semplicità e la magia di questa bellissima terra che è la Maremma.

Dal libro: "I colori dell'acqua cotta" di Patrizia Passalacqua Le lettere


Ancora una zuppa nel nostro viaggio attraverso alcune delle ricette considerate capisaldi della nostra cultura gastronomica e per nostra con un pizzico di campanilismo ed egocentrismo,  intendo quella Toscana. Terra ricca e prodiga di ingredienti semplici ma di straordinaria bontà che le mani sapienti di vecchi antenati trasformavano alternandoli a seconda del luogo, della stagionalità e sopratutto della disponibilità, in superbe pietanze. Mi chiedo quante cose il tempo cancelli e quante  invece ci raggiungono intatte attraverso i secoli e cerco di carpirne il segreto. Ricette come quella dell'acqua cotta, semplice combinazione dei quattro primordiali elementi: acqua, fuoco, terra ed aria cit. DaTaccuini Storicil che non verte su particolari bilaciamenti se non quelli puramente soggettivi che non consta di strutture studiate a tavolino, riempie ancora le nostre scodelle. Oggi come allora la stessa ricetta che i pastori in trasferta nell'aspra maremma cucinavano con quei pochi ingredienti che portavano con se nei lunghi mesi del pascolo estivo ci giunge intatta.

 Perché con il consumismo queste ricette estreme non sono sparite, allora si usavano le cosiddette "verdure sull'uscio" quelle appena raccolte nell'orto sul quale si affacciava la cucina, si usava il pane sciapo e raffermo, si usava baccalà se se ne aveva e se no lardo piccoli pezzi di carne e magari quell'uovo rimasto in dispensa ma niente di più. Da proprio l'idea del riciclo nelle sue più profonde radici eppure ancora resiste, resiste perché in ogni cucchiaio é racchiusa la nostra storia il nostro straordinario e conviviale modo di fare cucina: " si piglia i'che c'é" e si condivide,  un posto a tavola un buon toscano non lo nega mai a nessuno. Ci si stringe un po', si mette insieme quello che si trova in dispensa, un tocco qui un tocco la e la cena é servita! E che ognuno porti pure le sue varianti, pomodoro, funghi, pecorino, sedano proprio tutto quello che  "vu' c'avete all'uscio" mescolate, affettate, condite, e metteteci tempo, tanto tempo, per qulacosa e qualcuno che si ama il tempo di fare una buona zuppa si trova sempre e se proprio quel tempo per bollire non lo trovate passate da Arezzo io Luca Borghini, quel tempo ve lo dedico volentieri la mia Acqua cotta rivista e corretta vi aspetta sempre!

domenica 8 dicembre 2013

La Galleria del Cibo: "Il MangiArte"


Numero 6 di Art Food & Fashion GALLERIA D'ARTE DEL CIBO: 

"Il MangiArte". C'è chi per vedere un'opera d'arte va al Museo, e chi viene in Art Food & Fashion per ammirare un aperitivo o un piatto fatto ad arte. Ebbene stasera si inaugura la prima "GALLERIA D'ARTE DEL CIBO" online, il "MangiArte".L'arte del cibo che si mostra nel piatto. Spazio capace di creare un legame tra la cultura del "buon cibo", al saper fare e alla passione per "l'arte". "MangiArte" è arte, design, alta cucina, cucina creativa in movimento rappresentata da un grande del settore culinario, il grande Maestro e Chef Executive Luca Borghini, cucina moderna contemporanea interpretata dal food blogger e giornalista Alfredo Iannaccone, e cucina classica rivisitata dall'artista Almerindo Santucci.In questo nuovo progetto coinvolgeremo ristoranti e produttori che siano interessati ad una vetrina online, che metta in mostra collezioni culinarie creative e all'avanguardia. Arte da mangiare, mangiare arte, è una tendenza sempre più diffusa in tutto il mondo. "MangiArte" col contributo dei grandi artisti professionisti citati sopra, e con il grande ausilio del Maestro Luca Borghini, alias "Il pittore del Cibo", saprà unire materiali commestibili, quali frutta, verdura, carne, sushi e riso, trasformando il tutto e diventando spunto per quadri, ritratti, paesaggi.Il cibo ormai non si limita a soddisfare le papille gustative, ma mette sempre più in mostra le sue velleità artistiche. Il cibo è sempre stato uno dei soggetti preferiti dell'arte di ogni tempo, dall'Ultima Cena di Leonardo ai Mangiatori di Van Gogh.Oggi tre grandi artisti, provenienti da settori differenti ma con la grande passione che li unisce per la cucina e l'arte, si uniscono e si sfidano a suon di pentole, presentando piatti che delizieranno i nostri occhi. Un connubio felice, arte e cucina che vanno d'amore e d'accordo. Luca Borghini, Alfredo Iannaccone e Almerindo Santucci sono gli artisti di "MangiArte", la Galleria d'arte del cibo di Art Food & Fashion.Sarà una mostra ricca di spunti differenti, arte che mostrerà che l'invisibile che è quotidianamente sotto il nostro naso è arte, utilizzando prodotti d'eccellenza dell'enogastronomia. 

CELESTE FERRARI

giovedì 5 dicembre 2013

Luca Borghini.....Luca Borghini.........il grande ed unico Luca Borghini!



Sfogliando in qua e la le pagine di Facebook ecco che mi ritrovo ancora raccontato in questo bel post. Il mio lavoro,  ciò che faccio, ciò che creo ogni giorno, parla di me del mio mondo di quello che sono ed é semplicemente un modo per portarmi agli altri!!! Quando qualcuno riesce a cogliere l'essenza di tutto questo e decide di raccontarlo so che ho trasmesso esattamente ciò che volevo e più le parole si accostano a me più comprendo che molto spesso la mia voce esce dai piatti che compongo dai sapori che accosto, dipingo con il cibo e cucino con l'anima e provo gratitudine per chi per me ha così tante belle parole da spendere! Grazie a Celeste Ferrari con piacere riporto integralmente il tuo bellissimo post!


Quarta Tappa del "Food Tours" è "AREZZO"
AREZZO presenta la sua "Carne Chianina e il suo Pittore del Cibo"
Quando si parla di "Pittore del Cibo", si parla di lui, dello Chef Executive LUCA BORGHINI. Uno degli artisti più autorevoli di Arezzo, maestro di intaglio di frutta e verdura, e docente.
Cibo e Pittura, gusto raffinato e sensibilità estetica, arte pittorica e arte culinaria, questo è il nostro artista areatino. Pittura e cucina hanno una stretta relazione, in entrambi si tratta di composizioni di ingredienti in un piatto/tavolozza, trasformando poi il tutto in un quadro maestoso.
Cavallo di Battaglia del Maestro LUCA BORGHINI è la "Tagliata Chianina". Ricordiamo che la Chianina è la carne più pregiata in Italia, tipica di Arezzo, e la carne più famosa al mondo. Questa carne è magra, con un modesto apporto calorico, più ricca di ferro di quella bianca, e con pochissimo colesterolo.
Il nostro grande CHEF è capace di esaltare questa carne con prodotti naturali e aromi, che vengono fusi, poi annullati, per poi rinascere in un sapore unico. Grande Chef che farà senza dubbio parte della storia dell'arte culinaria. Una preparazione culinaria in lui che diventa forma d'arte completa andando a coinvolgere tutti i sensi, espressione più sincera e profonda dell' animo di questo bravo chef, e nostro "Pittore del Cibo".
CELESTE FERRARI 

giovedì 21 novembre 2013

Zuppa di cipolle, carabaccia o cipollata!?! Tanto é la stessa zuppa!!!

In un tempo in cui tutti sono in crisi mi viene spontaneo rispolverare la dispensa per tirarne fuori ricette della tradizione. Si, perché la storia culinaria toscana ci ha "educato" al recupero di tutto quanto si trovi in dispensa!!! Sfoglio, vecchi ricettari!?? Bella l'idea.....aprire un bel volume antico tipoooo.... Che so.....Cristoforo di Messisbugo, "Libro novo nel qual si insegna a far d'ogni sorte di vivanda", 1557,,Armando Forni editore; é vero che toscano non era ma è li che per la prima volta si parla di ciò che oggi vi voglio raccontare!  Per la zuppa di cipolle infatti, denominata dal Messisbugo, "carabazada" occorre tornare al rinascimento  alla corte di Caterina dei Medici che la esporta in Francia per deliziare il palato del suo amato consorte Enrico II d'Orleans! Ovviamente i francesi c'è la rubano subito diffondendola a tal punto da farla divenire piatto nazionale!!! Rispetto ad allora la ricetta ha subito a torto o a ragione, visto che i gusti nel tempo si sono modificati, cambiamenti più o meno significativi, infatti la maggioranza dei piatti aveva un fondo dolce e speziato con aggiunta di frutta secca (mandorle, noci) che oggi non troviamo più ma intatto resta tutto il "super potere" (in tempo di eroi fumettistici non é poco) delle cipolle!!! Si, le cipolle, (Allium cepa)
questo ortaggio così versatile dalle mille imprevedibili sfumature che se da una parte ci fa piangere dall'altra ci fa guadagnare in salute. Considerato il più antico fra tutti, originaria del continente asiatico (Iran o Afganistan) godeva di grande reputazione già presso gli Egizi. Rappresentata negli affreschi delle tombe dei faraoni era venerata come una divinità, da chiamare a testimonianza di giuramenti o mettere in mano ai defunti quale lasciapassare per l’aldilà. (Taccuini Storici) Le sue caratteristiche principali!?! Eccole quà: depurative, disintossicanti, ipoglicemizzanti, ipotensive e antibiotiche e chi più ne ha più ne metta e udite udite: "Secondo le credenze popolari la sua buccia era indicata nel prevedere il tempo" (buccia sottile inverno mite – buccia grossa stagione dura e fredda). Taccuini storici. Ed ecco in successione rapida  ed essenziale,come lo é la cucina Toscana,  la ricetta di questa superba zuppa che Leonardo Da Vinci adorava.
Attenendoci strettamente alle tradizioni ci occorre un bel tegame di coccio dove si può cuocere lentamente per ore senza grossi rischi!!! Uno sparti fiamma se no addio tegame e una montagna di cipolle affettate del buon olio d'oliva del brodo vegetale del pane da abbrustolire e del pecorino c'é chi opta per il parmigiano ma noi toscani abbiamo il pecorino buono e quello usiamo! Fate cialdellare (parola stupenda) la cipolla nell'olio aggiungete un po' di zucchero per aiutarla a caramellizzare, coprire con un coperchio e lasciate  cuocere per una mezzoretta avendo l'accortezza di aggiungere via via qualche cucchiaio d'acqua. Passato il tempo salate, pepate, aggiungete brodo vegetale e cuocete per altra mezz'ora senza coperchio. A cottura ultimata versare in ciotole da forno dove avrete messo i crostini di pane e ricoprite con il formaggio passatela quindi velocemente nel forno caldo fin tanto che il formaggio non si sia completamente sciolto: et voilà, Bon appetit!!!




sabato 9 novembre 2013

Risate & Risotti 2014


.......La più perduta di tutte le giornate è quella in cui non si è riso.    (Nicolas de Chamfort)

Ecco che allora puntuali torneremo a regalavi tante di queste giornate, fervono i preparativi:
Udite, Udite: Risate & Risotti l'itinerante kermesse comico gastronomica riparte!!!!
Insieme a me ci saranno colleghi e comici che ad ogni incontro daranno vita ad una serata   piena
appunto di "riso e risate".
Riso in ogni sua sfumatura dall'antipasto al dolce elaborato, rivisitato, saltato  resta sempre un piatto che stupisce rapisce e sorprende, regala energia proprio come una bella risata e cosa c'é di meglio allora che unire questi due elementi e proporli in un unica sede!?? Ci saranno Iside & Romano del Ristorante La Parolina di Trevinano con il loro Staff, riusciremo a convincere.....
Maria De La Paz e Velia De Angelis a fare Risate Risotti 2014 insieme al Principe  di castellano e il maestro Gianfranco Vissani si lascerà coinvolgere!?? Quello che è certo é che io ci sarò e sto già pensando ad un improbabile ma sorprendente risotto!!!  Perché infondo come diceva Georges Bataille: "Il riso è il salto del possibile nell'impossibile."

In Punta di Coltello-tra-buona-cucina-e-divertimento/ il mio blog, c'è un ottimo resoconto di questa stupenda avventura.

venerdì 1 novembre 2013

Un tocco di speziata integrazione: peperoncino, cacao e zafferano


Integrazione!?!?!? ...... E se proprio d'integrazione dobbiamo parlare ogni giorno, non c'é certo bisogno del ministro kyenge per darci lezioni!!!! Entriamo nelle nostre cucine, sfogliamo quaderni, libri, ricettari, tracciamo uno storico percorso delle nostre ricette ed ecco che senza alcun ombra di dubbio ci riscopriamo un popolo che accoglie e fa suo tutto ciò che dal mondo arriva nuovo e sconosciuto e non da una manciata di anni ma nel corso di tutta la storia dell'umanità. Non abbiamo mai disdegnato tutti quegli ingredienti arrivati da terre lontane, con caravelle, carrozze e dorsi di mulo hanno attraversato i secoli ed indenni hanno raggiunto i nostri confini, sono arrivati a noi, li abbiamo fatti nostri e con la nostra proverbiale inventiva li abbiamo, come oggi si usa dire in termine gastronomico, rivisitati, non piegandoli alle nostre esigenze ma integrandoli alle nostre ricette fino a renderli veri e propri baluardi della nostra cucina. Il peperoncino piccante, non ci parla forse della Calabria ancor prima del sud America!?!! Nello zafferano non é forse racchiusa parte della storia della cucina milanese oscurando per un attimo la sua origine araba!?! Ed il cinghiale in agrodolce, non ci porta con l'immaginario in quelle meravigliose colline toscane anziché proiettarci nelle terre dei Maya?!? (Non per niente il cacao arriva in Italia solo nel '600 grazie ad un commerciante di Firenze e nello stesso periodo viene diffusa nel resto dell'Europa. É se non ci fossero i Toscani!!!!!)
Proviamo per un attimo a ricostruire i percorsi di questi tre semplici ingredienti, proviamo a traghettarci nel passato,  nei tempi in cui le spezie e gli aromi venivano solo coltivati in terre lontane

e questo "lontano" già di per se li rendeva pregiati, preziosi ai nostri occhi di conquistatori, preziosi e pregiati a quelli degli  indigeni che ne avevano già scoperto le proprietà farmacologiche, stimolanti, e coloranti e li scambiavano per questo al posto del denaro. Il peperoncino e il cacao arrivano dalle lontane americhe hanno origini antichissime, e sono arrivati fino a noi grazie a Cristoforo Colombo.
Lo zafferano invece veniva coltivato in Asia, da li il nome za-afaran "giallo", estendendosi poi fino alla Tunisia alla Spagna e il resto d'Europa. É facile allora comprendere quanto di larghe vedute siano sempre stati gli italiani, quanto si siano lasciati contaminare da culture esterne apprezzandone il valore, riuscendo ad introdurre i nuovi elementi non come parti assestanti della ricetta ma amalgamandoli totalmente ad essa plasmandola per renderla conforme al territorio. in un impeto giocoso mi viene naturale l'accostamento: il peperoncino piccante non poteva che andar d'accordo con il carattere focoso dei calabresi, il giallo intenso del risotto allo zafferano rischiarava le nebbiose giornate milanesi, (Storia del Risotto alla Milanese ) il cinghiale simbolo rurale per eccellenza con il tocco del cioccolato  non poteva che parlare delle mille sfaccettature dei toscani.
Abbiamo dunque aperto le braccia al mondo lo abbiamo accolto nella nostra storia e le sue tracce dove più dove meno si srotolano nelle nostre strade. Non ci siamo e non abbiamo posto confini fra la nostra e le altre culture, siamo un popolo ospitale che con la propria cucina strappa sempre un sorriso !!!!  

                                    http://www.zafferanodop.it
                                    http://www.callebaut.com
                                    
Inoltre: 

Vito Teti

Storia del peperoncino

Un protagonista delle culture mediterranee 



martedì 22 ottobre 2013

Uno scontro tra titani: Ribollita contro Pappa al Pomodoro


E' nelle radici più profonde della cucina Toscana il recupero del cibo. Per noi toscani la parola recupero in fatto di cibo ci va un po' stretta,  noi non recuperiamo reinventiamo! Ogni nostro piatto nasce dalla nostra capacità di saper dar gusto a tutto ciò che la dispensa ci offre. Del vecchio e del nuovo facciamo sempre un gran capolavoro e le due grandi antagoniste: Ribollita e Pappa al Pomodoro non fanno eccezione. Nascono entrambi da rielaborazioni di semplici ricette rispondendo con efficacia alle necessità dei contadini di sfamarsi con ciò che producevano. Cosa c'è di meglio che svegliarsi ed affrontare i campi,  con una bella ribollita riscaldata sul fuoco durante i rigidi inverni!?! La ribollita é un piatto invernale, fiorentino dicono, ha bisogno del cavolo nero e il cavolo nero per essere buono deve aver preso come si dice noi:" una bella strizzata di freddo". Ci sono i fagioli, i cannellini, che danno consistenza perché in parte vengono passati, il cavolo verzotto e per finire quel pane che dopo giorni di attesa si presta ancora ad essere consumato ma sopratutto ci vuole tempo, il tempo per "ribollire", un bene prezioso che oggi purtroppo scarseggia.

D'altro canto i Senesi rivendicano la loro Pappa al pomodoro, pochi semplici ingredienti felicemente combinati danno origine ad un piatto, da leccarsi i baffi!!!! Pane Toscano raffermo ed é propriO questo che fa la differenza, il pane. viene ribollito in acqua o brodo, pomodori appena raccolti, aglio e quell' olio di frantoio che ha appena perso il verde intenso per
diventare oro ma assolutamente niente parmigiano!!!  Però qui il freddo non serve ci "vole i caldo" per il basilico che da profumo ed inebria chi avvicina il cucchiaio alla bocca. Difficile dire quale sia migliore, difficile scegliere, sono due mondi diversi e paralleli eppure entrambi raccontano la storia delle nostre campagne. Storie di saggezza contadina che sapeva bene come sfruttare i propri ingredienti, una saggezza che sapeva non sprecare ma al tempo stesso tirava fuori dalla propria povertà una ricchezza immensa donando ai commensali la sensazione di esser sempre ad un banchetto del Re.

       
                               
     

lunedì 14 ottobre 2013

Stupendi Ricordi: "La Prova del Cuoco"


Si sa, apparire in televisione ha sempre il suo charme!!!! In un guazzabuglio di ricordi riaffiora dopo cinque anni la magnifica esperienza vissuta alla Prova del Cuoco, l'ormai famosa trasmissione su RAI 1  condotta da Antonella Clerici sostituita in seguito  per un breve periodo da " la simpatica e bella " Elisa Isoardi  ma sopratutto condivisa con il carissimo amico e collega, Shady Hasbun, con il quale abbiamo affrontato in rappresentanza della Palestina paese d'origine di Shady, stupende sfide di "campanile" contro altrettanti stupendi paesi che si affacciano sul bacino del mediterraneo. Al "Campanile Mediterraneo"  si é vinto e si é perso, l'importante era stare insieme, l'importante era condividere!!!! 

Tutti ed ognuno con i propri sapori, colori e profumi ha dato vita ad una variopinta kermesse. Un trionfo di spezie e nomi, per i più inpronunciabili, resi però un po' meno misteriosi dalle eloquenti spiegazioni e aneddoti di Alex Revelli Sorini, aretino anche lui come me, famoso giornalista e ricercatore di storia delle tradizioni enogastronomiche. Con una punta d'orgoglio ammetto però di aver "toscanizzato" con la complicità di Shady qualche meraviglioso piatto di quel di Betlemme  dando vita così ad una rivisitazione inedita, un mix di oriental-toscano che in piùoccasioni ha conquistato il pubblico,insomma per
intenderci un assaggio del mio modo unico e irripetibile di essere chef!!!. Un esperienza singolare ma profonda e complessa che ha lasciato in me tantissimi ricordi fatti di gesti, attenzioni e parole con le quali tutto lo staff della RAI ci accoglieva in ogni occasione e frangente. A tutti loro a distanza di qualche anno vanno ancora i miei, i nostri ringraziamenti, Shady si unisce a me, per quanto ci hanno trasmesso!!! Grazie raggazzi e buon lavoro!!!




martedì 8 ottobre 2013

I Pittori del Cibo




.....Colori,colori, colori,  l'intera gamma di tutti i nostri prodotti alimentari é un immensa tavolozza dalla quale attingere ogni giorno per dar vita sempre a nuovi effetti cromatici riscoprendo così una nuova dimensione per quegli ingredienti che ogni giorno mi trovo fra le mani. Se imposto il mio lavoro su questa lunghezza d'onda, so per certo che tutto ciò che transiterà sulla piano della cucina andrà a comporre un nuovo inedito quadro. L'intensità del rosso di quella tagliata di chianina, già di per se trasmette forza, vitalità, passione ed inevitabilmente attira a se il verde "croccante"  della rucola che lo rafforza regalandogli quella nota di perseveranza e costanza che ogni verde sprigiona!!! 
Ecco che se parto con tutto questo in mente, cucinare diventa allora un seducente gioco di equilibri cromatici, olfattivi e gustativi e non posso che dar vita a variopinte piatti/quadro che andranno ad allietare non solo il palato ma prima ancora che la forchetta raggiunga la bocca avranno già allertato anche tutti gli altri sensi. 
Infondo la natura ha sempre ispirato pittori, scultori, poeti musicisti che manipolandola, chi a parole chi a gesti, hanno trasmesso al mondo emozioni e le emozioni si sa tengono vivo l'uomo. Ecco che lo chef, somma delle quattro dimensioni, scopre con piacere di avere in mano più di un'arma per sedurre il suo commensale non usa ne pennelli ne parole ne scalpelli e nessun strumento musicale eppure riesce ugualmente a trasmettere con forza tutta la gamma di emozioni che l'uomo conosce regalando un piacere intenso che dura molto più di attimo. Sia che si tratti di una "tagliata di baccalà in crosta di pistacchi", sia che io presenti una "tagliata di chianina con rucola croccante e sesamo nero" fino a spingermi verso una tartara di baccalà in crosta di lardo di colonnata so di regalare ai miei ospiti quadri che resteranno nella loro memoria e lo faranno perché tutti sensi aiuteranno a tenerla viva. Poi però c'è il " Il Tocco Magico" e quello resta il mio segreto!!!





martedì 20 agosto 2013

Lezione 1 - Fiori di zucchine e carote


Ed oggi cari amici inauguriamo la mia scuola di intaglio on-line!!! :)

Iniziamo con dei semplici, ma sempre di effetto, fiori di zucchine e carote che potrete utilizzare per dare raffinatezza ai vostri piatti o per creare simpatici ed alternativi centro tavola.

Veniamo ora alla spiegazione:

Per prima cosa munitevi di coltello a lama taglientissima. Prendete la  zucchina o la carota, tenetela per orizzontale e con la punta del coltello fate dei semicerchi per tutto il diametro. Iniziate a pulire ogni semicerchio  in modo da creare i primi petali













Appena  ripulito il primo livello di semicerchi ne fate un altro sopra ma in corrispondenza degli spazi vuoti tra un petalo. Ripulite come fatto prima.















Fate a questo punto un terzo livello di semicerchi, sempre sfalsato rispetto ai petali sottostanti, e pulite come fatto nei passagi  precedenti.  Il  coltello lo dovete tenere come  fosse una penna, per orizzontale  cosi che otterrete petali perfetti. Pulite ogni livello per bene e dopo di che metteteli  in acqua  con  ghiaccio in modo che i vostri fiori si aprano!!!

E il gioco è fatto! :D 

Esercitatevi e contattami per qualsiasi chiarimento... vi aspetto alla prossima lezione!!! :D



giovedì 14 febbraio 2013

ARTICOLO DI TITTI DELL' ERBA

Cari amici ecco a tutti voi un' articolo creato dalla maestra di cucina Titti Dell' Erba che ha trascorso con noi la serata del 28 Gennaio presso l' Osteria di Rendola, buona lettura a tutti voi e un grazie a titti da tutto lo staff di Chef in tour .

Amici belli, è un piacere essere qui a raccontarvi la magnifica giornata trascorsa all’Osteria di Rendola con gli chef di CHEF ON THE ROAD IN TUOR in collaborazione con RISATE E RISOTTI. Kermesse gastronomica nella quale chef di prestigio hanno dato vita alla serata. Mattatore, jolly, creatore e ideatore dell’evento,  chef exsecutive Luca Borghini, toscano doc e il suo staff.
Grande emozione, armonia, allegria, complicità si “respirava” nella grande cucina di Rendola e non solo, quindi, profumi, odori e sapori.
Dalle operose e sapienti mani  dei presenti, come per magia, i tanti ingredienti mescolati fra di loro, hanno preso forma, creando prelibate pietanze e leccornie da gustare, prima con gli occhi e poi con il palato. Piatti colorati, profumati, invitanti resi preziosi dall’ingrediente inebriante “oro” di Zafferano Il redeire e il riso non inteso solo come sostanza alimentare, ma anche come “riso-risata”. Il compito di far divertire e intrattenere i commensali ,ospiti della serata, è stato assegnato al grande comico fiorentino Gianluca Foresio, poliedrico personaggio, meglio conosciuto come il Giullar Cortese, il Discepolo, Cous. Cous e l’Egiziano. Sbellicati dalle risate, i commensali, hanno potuto godere ed essere loro stessi protagonisti delle esilaranti gag.
 Quindi, in scena, grandi risate e grandi piatti raffinati hanno fatto da cornice alla splendida serata all’Osteria di Rendola. Vi assicuro che, ricevere, i complimenti dal
famoso critico enogastronomico Leonardo Romanelli , ospite d’onore, è stato per tutti noi, punta d’orgoglio e di soddisfazione. A questo punto, è un onore pronunciare i nomi di  quanti hanno dato lustro alla serata.
In primis lo chef  Luca Borghini, capitano della brigata, protagonista del riso al tartufo e di altre prelibatezze,  l impareggiabile Antonio Scaccio, accompagnato dai suoi due discepoli, Giuseppe Lo Presti e Tancredi Pappalardo, esecutori della carrellata dei fantasiosi antipasti.
Giovanna Geremicca, Lady chef, autrice di libri, ci ha deliziato coni suoi tortelli al cacao, Shady Hashuy , con la sua spalla Andrea Bianchini, realizzando bellissimi piatti. I signori della carne Alberto e Marco Rossi, spettacolari le loro pietanze. Tiziana Tinari, a lei è stato affidato il compito di realizzare la maestosa e sublime torta targata ZELIG in onore alle risate e trasformare la torre incantata con i personaggi raffiguranti gli chef di CHEF ON THE ROAD IN TOUR. Mancavano all’appello la talentuosa Lady chef Velia De Angelis e le due blogger Angela Sole nero e Shamira e Silvia, presenti lo scorso evento. Altre figure preziose si sono aggiunte al rigoglioso gruppo: Willi LaPaglia “A tavola con Willi”, superclasse seguace di Giovanna Geremicca. Mani fatate le nostre Elena  Rosi “Ricami di Pasta frolla” e Maddalena Laschi “La cucina Scacciapensieri”. Le cugine Marianna e Melissa Carbone “Mary’s Dream dolcezze infinite. Serena assistente  doc di Luca Borghini. Cristiana Curri e sua figlia Beatrice Parzolini, volto ufficiale  e testimonial di “Risate e Risotti”. Franca Cilibrizzi , gentilissima ed ospitale padrona di casa.
Personalmente, ringrazio Luca Borghini per la bellissima e straordinaria esperienza vissuta per un giorno insieme allo stupendo team di Chef On The Road In Tour, onorata di farne parte. Un ringraziamento a tutti  amici miei e un arrivederci al prossimo appuntamento .
 Un caloroso abbraccio.
Titti Dell’Erba

lunedì 4 febbraio 2013

Serata del 28 gennaio 2013....tutto ciò che nelle sale non si vede...

Carissimi amici anche la serata del 28 Gennaio 2013 è stata un vero successo...
Ho voluto intitolare l'articolo "tutto ciò che nelle sale non si vede" perchè voglio rendervi partecipe di tutto il lavoro che c'è prima dell'arrivo in tavola del piattosia. Questa serata è stata organizzata in collaborazione con Risate & risotti kermesse comico-culinario, che mette insieme la qualità della cucina con l'estro di comici affermati.
L'evento nasce e si svliuppa sin da quando viene comunicata la data della cena. Da qui in poi prendono vita mille idee e altrattante cose da fare. Si inizia con il contattare gli Chef e confermare la loro disponibilità, organizzare il Menù, contattare gli sponsor ed invitare numerosi Blogger che parleranno di noi e della serata. Quando tutto è predisposto si parte!
Ci si incontra in mattinata e, dopo saluti ed abbracci, arriva l'ora di dar fiato ai nostri strumenti... siamo come un'orchestra, dove a dirigere il tutto non è un solo maestro ma tutti noi. Ognuno ha un compito e tutti insieme formiamo una melodia unica ed inimitabile.

Di questa stramba orchesta ne ha data un ottima descrizione il nostro amico food blogger Willi, vi invito a leggere il suo articolo qui.
Alcune nostre carissime amiche non erano presenti per vari motivi, come Velia de Angelis che è nel team Chef on the road... speriamo al piu' presto di rivederla in cucina con tutti noi. Non vorrei dimenticare nessuno e quindi non elencherò' tutti coloro che hanno partecipato alla serata. Se volete approfondire, potete leggere alcune recenzioni di amici blogger che erano li con noi, come ad esempio la cara Cristiana che descrive cosi la serata " Non si parla con la bocca piena , ma si ride col riso in bocca"



....Ringrazio con tutto il cuore voi tutti, dal primo all'ultimo, per l'aiuto che avete dato a tutto il team di Chef on the Road nello spirito che ci ha portato fino a questo evento. Senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile.
A questo punto come nei migliori film, dovrebbero apparire ti titoli di coda dovrebbero apparire ti titoli di coda con tutti i nostri nomi ma abbiamo detto che non ci servono riconoscimenti. Ci basta godere dello stare insieme e di vedere gli altri apprezzare il nostro lavoro come è stato ampiamente fatto. 

Sono molto soddisfatto del successo che abbiamo ottenuto, siamo veramente una grande squadra. Vi abbraccio caldamente e grazie ancora a tutti
Cominciamo a pensare al prossimo evento! Ringrazio i blog sempre presenti …lo staff di chef on the road in tour e ovviamente i nostri sponsor che ci accompagnano ad ogni manifestazione Zafferano il Re dei re e Solochef , siete unici GRAZIE IL VOSTRO CHEF LUCA BORGHINI !